Colpisce duro, colpisce al cuore la mostra organizzata da don Sergio Vergari all’interno del Museo Diocesano “Giovanni Tarantini”. Se qualcuno poteva avere dei dubbi sul luogo poco “adatto” ad una esposizione di cimeli di guerra si ricrederà! Nel teatro delle atrocità di una Guerra per la prima volta mondiale, l’Italia si presenta con i suoi 650.000 militari caduti o dispersi, 452.000 mutilati e invalidi, e 1.000.000 di feriti in battaglia.
Alla Città di Brindisi, per il generoso comportamento tenuto dalla popolazione, il Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana Thaon De Revel conferirà, il 12 Ottobre 1918, la Croce al Merito di Guerra.
Per tutti questi motivi che sanno di Patria e di Eroismo, la scelta della nostra città per dedicare un grandioso monumento commemorativo agli Eroi del Mare: Il Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia.
Mentre a Roma, la salma del Milite Ignoto, il 4 novembre 1921, veniva deposta sull’altare della Patria dopo avere viaggiato su un carro funebre ferroviario.
Si vedono quindi le armi, le divise, le micidiali bombe, le maschere antigas e accanto un manifesto su cui è stampata una celebre poesia di Giuseppe Ungaretti: “Soldati – Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. I soldati vengono qui paragonati alle foglie d’autunno che, ancora appese agli alberi, procedono inevitabilmente verso la caduta e la morte, nella loro condizione di precarietà e incertezza.
Si esce con ancora negli occhi il monito di Papa Giovanni XXIII (il Papa Buono che negli anni ’60 fece piangere i nostri padri) “LE MADRI E I PADRI DETESTANO LA GUERRA”, e, i manifesti con le immagini di ragazzi festosi intorno a Papa Benedetto XVI, nella sua recente visita a Brindisi.
Alla Città di Brindisi, per il generoso comportamento tenuto dalla popolazione, il Capo di Stato Maggiore della Marina Italiana Thaon De Revel conferirà, il 12 Ottobre 1918, la Croce al Merito di Guerra.
Per tutti questi motivi che sanno di Patria e di Eroismo, la scelta della nostra città per dedicare un grandioso monumento commemorativo agli Eroi del Mare: Il Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia.
Mentre a Roma, la salma del Milite Ignoto, il 4 novembre 1921, veniva deposta sull’altare della Patria dopo avere viaggiato su un carro funebre ferroviario.
Si vedono quindi le armi, le divise, le micidiali bombe, le maschere antigas e accanto un manifesto su cui è stampata una celebre poesia di Giuseppe Ungaretti: “Soldati – Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”. I soldati vengono qui paragonati alle foglie d’autunno che, ancora appese agli alberi, procedono inevitabilmente verso la caduta e la morte, nella loro condizione di precarietà e incertezza.
Si esce con ancora negli occhi il monito di Papa Giovanni XXIII (il Papa Buono che negli anni ’60 fece piangere i nostri padri) “LE MADRI E I PADRI DETESTANO LA GUERRA”, e, i manifesti con le immagini di ragazzi festosi intorno a Papa Benedetto XVI, nella sua recente visita a Brindisi.